Laurea Magistrale in Geotecnologie per le risorse, l'ambiente e i rischi

Informazioni generali

Tipo di corso
Codice
510
Titolo di accesso
Laurea triennale
Tipo di accesso
Libero
Durata in anni
2
Crediti
120
Anno attivazione
Lingua del corso
Italiano
Curriculum corso
GENERALE

Descrizione

Il Corso di Laurea in Geotecnologie per le risorse, l'ambiente e i rischi (classe LM-74, Scienze e Tecnologie Geologiche) ha durata di due anni accademici.

Il percorso formativo comprende oltre all’insegnamento frontale, numerose esercitazioni, in campo ed in laboratorio che permetteranno allo studente di acquisire abilità di carattere tecnico-pratico, anche mediante l’utilizzo di geotecnologie, anche informatiche. Potranno essere svolte attività esterne, come tirocini formativi presso enti ed aziende, oppure saranno possibili soggiorni di studio presso altre università, europee ed extra-europee.

Il corso di Laurea Magistrale in Geotecnologie per le risorse, l'ambiente e i rischi fornisce una solida preparazione scientifica nelle discipline che riguardano le Geoscienze, con una capacità di acquisizione di dati, sia di terreno che di laboratorio, nonché una attitudine nell’interpretazione dei risultati e delle osservazioni geologiche. Il Corso di Laurea permette di acquisire abilità nella programmazione di interventi geologici applicativi e nella direzione e coordinamento di strutture tecnico-gestionali.

La laurea in Geotecnologie per le risorse, l'ambiente e i rischi permette l'iscrizione nella sezione A dell'Albo professionale dei Geologi previo superamento di un Esame di Stato.

Si potrà anche operare in enti pubblici e privati:

  • nel campo delle indagini e ricerche paleontologiche, petrografiche, mineralogiche, sedimentologiche, geopedologiche, geotecniche;
  • nel campo della programmazione di piani di indagini geognostiche per l'esplorazione del sottosuolo mediante indagini dirette ed indirette;
  • nel campo dell’analisi e certificazione dei materiali geologici; esecuzione di prove e analisi di laboratorio geotecnico;
  • nel campo della gestione ed elaborazione di dati cartografici e geotematici;
  • nel campo ambientale, con particolare riguardo al reperimento di georisorse, comprese quelle idriche; valutazione dei rischi geologici e gestione del territorio ai fini della mitigazione dei rischi naturali; valutazione e prevenzione del degrado dei beni culturali e ambientali; valutazione dell'impatto ambientale;
  • nel campo della promozione ed innovazione scientifica e tecnologica in ambito geologico;
  • nel campo della diffusione e divulgazione scientifica, compresa l’attività di ricerca.

I laureati magistrali potranno accedere a Master universitari e a Dottorati di Ricerca presso sedi universitarie italiane e straniere. Si potrà accedere ai ruoli di docenza nelle scuole medie e superiori, inclusa quella universitaria, subordinati al conseguimento di ulteriori requisiti e/o al superamento di prove concorsuali secondo la normativa vigente.

Profilo e sbocchi professionali

Geologo
funzione in un contesto di lavoro:
Il corso di laurea magistrale in Geotecnologie per le Risorse, l'Ambiente ed i Rischi forma un geologo esperto in rischi geologici ed ambientali e in georisorse. 
La figura professionale ha una approfondita conoscenza dell'ambiente geologico, attraverso acquisizione di dati di superficie e del sottosuolo, che gli consente una corretta analisi dei processi geologici, geochimici e geofisici finalizzata alla definizione delle pericolosità geologiche ed ambientali per la pianificazione del territorio, per l’individuazione di possibili situazioni di rischio, nonché per la definizione di interventi tesi a prevenire e mitigare i danni connessi. Inoltre, la figura professionale si occupa delle proprietà, utilizzo e salvaguardia delle georisorse, anche in prospettiva di applicazione in ambito civile, industriale, ambientale e dei beni culturali, inclusi quelli geo-paleontologici.
Specificamente, il laureato magistrale in Geotecnologie per le Risorse, l'Ambiente ed i Rischi:
- progetta le indagini geognostiche e ne effettua la relativa interpretazione;
- realizza il monitoraggio delle matrici ambientali, incluso quello delle acque superficiali e sotterranee, per acquisire e gestire dati di parametri geoambientali, geofisici, geochimici, idrologici e topografici per la valutazione ed analisi di molteplici fenomenologie, quali frane, alluvioni e terremoti;
- effettua il rilevamento geologico-tecnico, l'analisi ed il monitoraggio della stabilità di versanti naturali e artificiali;
- si occupa della meccanica delle terre, della meccanica delle rocce e conosce le metodiche di analisi e prove geotecniche di laboratorio;
- ha competenze in merito alla circolazione delle acque superficiali e sotterranee, al fine del loro utilizzo e della loro salvaguardia, anche in condizioni di criticità climatiche;
- valuta l’impatto ambientale di opere, infrastrutture e di ogni altro intervento antropico sul territorio;
- effettua ricerche sulla reperibilità e abbondanza nel territorio delle georisorse, nonché sulla possibilità di sintesi e produzione di materiali artificiali/naturali compositi.
- partecipa allo sviluppo di materiali innovativi per applicazioni sia funzionali che strutturali (ad es. per l'industria, per lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili, per il recupero ambientale, per l'edilizia sostenibile, per il recupero delle risorse idriche e per il settore agro-alimentare);
- si occupa dei beni culturali e monumentali interessati da degrado reale o potenziale e della tutela e valorizzazione dei beni geo-paleontologici.
Tutte queste caratteristiche definiscono l'elevato grado di multidisciplinarietà; pertanto, il laureato magistrale in Geotecnologie per le Risorse, l'Ambiente ed i Rischi è in grado di interagire attivamente con molte altre figure professionali quali ad esempio ingegneri, fisici, biologi e chimici.
competenze associate alla funzione:
Il laureato magistrale in Geotecnologie per le Risorse, l'Ambiente ed i Rischi riconosce e prevede, a lungo e breve termine, gli effetti dovuti all'interazione tra i processi geologici e gli interventi umani con particolare riguardo alle problematiche geologiche derivanti da attività legate all'ingegneria civile (costruzioni di edifici, strade, gallerie, dighe, etc.), a quelle riguardanti la ricerca, l'utilizzo e la pianificazione delle georisorse (idriche, minerarie ed energetiche). Inoltre, ha approfondite e specifiche competenze nell’analisi e mitigazione dei rischi geologici ed ambientali, inclusa la valutazione dell'inquinamento di suoli e acque.
La redazione di cartografie geologiche e tematiche costituisce un fondamentale prodotto delle attività professionale del laureato magistrale in Geotecnologie per le Risorse, l'Ambiente ed i Rischi, così come l’utilizzo di software specifici per l’analisi e la modellazione dei processi geologici.
sbocchi occupazionali:
Il laureato magistrale in Geotecnologie per le Risorse, l'Ambiente ed i Rischi trova diverse tipologie di sbocchi occupazionali, sia in autonomia sia all’interno di enti pubblici e aziende private in cui siano richieste competenze in tematiche geoapplicative e di gestione e salvaguardia delle georisorse. La laurea magistrale permette l'iscrizione nella sezione A dell'albo professionale dei geologi, previo superamento di un esame di stato. I principali sbocchi occupazionali sono:
i) libero professionista, previo esame di stato;
ii) studi professionali di geologia ed ingegneria ambientale, società di utilizzo e gestione delle risorse idriche, società per la bonifica di siti industriali;
iii) consulente o dipendente di enti pubblici e privati per la gestione e la tutela del territorio, inclusi i beni geo-paleontologici;
iv) imprese di costruzioni di grandi opere come gallerie, viadotti, dighe, strade e autostrade;
v) imprese operanti nei settori di esplorazione e sfruttamento delle georisorse, incluse le compagnie del settore energetico e di edilizia sostenibile, incluse le industrie di trasformazione di geomateriali;
vi) laboratori geotecnici e laboratori analitici per il monitoraggio ambientale, per la caratterizzazione e certificazione dei geomateriali e delle matrici ambientali (acqua, suolo, gas, rifiuti), nonché per le indagini archeometriche di beni culturali;
vii) enti ed aziende operanti nel settore agrario e nelle relative filiere agro-alimentari.

I laureati nel corso di laurea magistrale potranno accedere a Master universitari di secondo livello e a dottorati di ricerca presso sedi universitarie italiane e straniere. Avranno inoltre la possibilità di iscriversi ai corsi di specializzazione che abilitano all'insegnamento di alcune discipline specifiche nella scuola media di primo e secondo grado.

Requisiti di ammissione

Il Corso di Laurea è ad ACCESSO LIBERO.

L'accesso al Corso di Laurea Magistrale in Geotecnologie per le risorse, l'ambiente e i rischi in conformità alle norme vigenti di accesso agli studi universitari, è consentito:
a) ai laureati dei Corsi di Laurea appartenenti alla Classe della laurea in Scienze Geologiche, e a coloro i quali hanno conseguito un titolo di studio equipollente all'estero.
b) ai laureati di 1° livello o altro titolo equipollente ritenuto idoneo in base alla normativa vigente che nel loro curriculum di studi abbiano acquisito un numero di CFU almeno pari ai minimi tabellari previsti per gli ambiti disciplinari delle attività formative della Classe L-34 (Scienze Geologiche).

Modalità prova finale

La laurea magistrale si consegue dopo aver superato una prova finale, consistente nella discussione di un elaborato in cui sono riportati i risultati di una ricerca scientifica o tecnologica originale per cui si richiede un'attività di lavoro sperimentale su un argomento specifico, preventivamente concordato con un relatore afferente al Dipartimento, che supervisionerà l'attività nelle sue diverse fasi.
Gli studenti che abbiano acquisito almeno 40 CFU devono effettuare domanda di assegnazione al Consiglio di Corso di Studi.
L'attività svolta nell'ambito della tesi sperimentale potrà essere effettuata sia all'interno delle strutture universitarie, sia presso centri di ricerca, aziende o enti esterni convenzionati.
La relazione sul lavoro svolto è discussa davanti ad una commissione che stabilisce il voto di laurea, espresso in centodecimi, tenendo conto della:
l) media ponderata in centodecimi dei voti riportati dallo studente nella sua carriera.
2) valutazione della prova finale da parte della Commissione fino ad un massimo di 11 punti.
Qualora tale somma non sia inferiore a 110 la Commissione può, con decisione che deve essere votata all'unanimità, attribuire allo studente la distinzione della lode.

Dopo aver superato tutte le verifiche delle attività formative incluse nel piano di studio e aver acquisito almeno 120 crediti, ivi compresi quelli relativi alla preparazione della prova finale, lo studente, indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’Università, è ammesso a sostenere la prova finale, la quale consiste nella presentazione e discussione, in seduta pubblica e dinanzi a una apposita commissione, di una Relazione finale consistente di un elaborato in forma scritta (comunemente detta "Tesi di laurea") anche corredato di grafici e carte.
La Commissione per la prova finale è nominata dal Direttore del Dipartimento o da persona da lui designata, ed è composta, di norma, da 7 membri effettivi compreso il Presidente e comunque in numero non inferiore a cinque.
La valutazione conclusiva della carriera dello studente dovrà tenere conto delle valutazioni sulle attività formative precedenti e sulla prova finale; in particolare, al voto finale di laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono, in somma algebrica:
a) voto curriculare: media delle votazioni ottenute negli esami di profitto ponderata con i CFU attribuiti a ciascun insegnamento, espressa in centodecimi, come prescritto all’articolo 23 comma 1 del Regolamento Didattico del Dipartimento di Scienze e Tecnologie. Il voto curriculare è arrotondato all’intero più vicino (ad esempio: 101.5 è arrotondato a 102, 101.49 è arrotondato a 101);
b) gli studenti che sostengono l’esame di laurea in corso, 2 punti;
c) media delle votazioni degli esami compresa tra 27/30 e 30/30, 2 punti
d) partecipazione a programmi di mobilità studentesca internazionale, 1 punto
e) valutazione della relazione scritta finale (tesi di laurea), fino a 6 punti.
La lode può essere attribuita se il candidato raggiunge un punteggio complessivo uguale o superiore a 110, con unanimità tra i componenti della commissione.

 

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