L'11 luglio, ore 11, presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie UNISANNIO, Girolamo Milano, ricercatore geofisico dell'Osservatorio Vesuviano-Sezione di Napoli dell'INGV, terrà un seminario sul contributo della sismicità strumentale allo studio della sismotettonica del Sannio-Matese.

Il monitoraggio sismico del territorio italiano è attuato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con La Rete Sismica Nazionale costituita da più di 500 stazioni sismiche. La geometria della Rete consente, in tempo reale, di fornire informazioni di dettaglio al Dipartimento della Protezione Civile su tutti i terremoti registrati ma anche di concretizzare studi di dettaglio sull’attività sismica di aree tettoniche attive italiane di particolare interesse quali l’area del Sannio-Matese. Quest’area è una delle zone italiane a più alta pericolosità sismica ed è stata interessata in tempi storici da terremoti fortemente distruttivi. Gli studi sull’attività sismica, prevalentemente strumentale, avvenuta negli ultimi 25 anni hanno permesso di caratterizzare la sismicità dell’area consentendo anche l’identificazione di piccoli segmenti di faglia. I risultati di questi studi sismologici e di quelli ottenuti da altre discipline geofisiche e geologiche stanno fornendo un utile contributo per approfondire e incrementare la conoscenza del Sannio-Matese, area che marca la transizione tra l’Appennino centrale e quello meridionale. 

La LOCANDINA