UniSannio vince la Smart City University Challenge
L’Università del Sannio vince anche la V edizione della Smart City University Challenge. Con un progetto sulla green mobility, il team dell’ateneo sannita, composto da studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria informatica, coordinati dal prof. Eugenio Zimeo, conquista il gradino più alto del podio nella competizione nazionale organizzata dal Laboratorio Nazionale Smart Cities and Communities del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica).
L’edizione 2021 della Challenge, iniziata nel mese di febbraio 2021, è stata coordinata dal prof. Francesco Lo Presti dell’Università “Tor Vergata” di Roma e la sua fase finale si è tenuta come evento co-locato della conferenza nazionale I-CiTies 2021, organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno in modalità on-line (per le restrizioni derivate dalle azioni di contrasto al COVID-19) da 22 al 24 settembre 2021.
Si tratta del quinto podio consecutivo di un team UniSannio, dopo il primo posto del 2017, il terzo posto del 2018, il primo posto del 2019, il primo posto del 2020.
Gli studenti di quest’anno, Gerardo Ambrosecchia, Raffaele Franco, Lorenzo Gagliani e Roberto Ricci, hanno presentato un progetto dal titolo “GreenBus”, realizzato nel corso di Architetture e Sistemi software distribuiti tenuto dal prof. Zimeo, come parte di un sistema più ampio alla cui realizzazione hanno partecipato tutti gli studenti dell’edizione 2020/21 del corso.
Ci avviciniamo al team di studenti Unisannio per una breve intervista.
“Ci illustrate brevemente il progetto GreenBus?“
Il progetto GreenBus propone una piattaforma di mobilità in grado di abilitare un servizio di trasporto on-demand, con un’infrastruttura basata su microservizi. Il sistema sfrutta un pool di veicoli condivisi e ha come obiettivo la riduzione del traffico nelle aree urbane. GreenBus offre una Dashboard Web per la gestione dei veicoli ed un’App Android che permette l’interazione con il sistema sia da parte del passeggero sia da parte del guidatore del veicolo.
Nel dettaglio, la città è rappresentata come un grafo, in cui i nodi rappresentano le stazioni, ossia i punti di pick-up e drop-off dei passeggeri. Le stazioni sono raggruppate in set di percorsi differenti, ossia sequenze ordinate di nodi percorribili da un veicolo. A ciascun veicolo quindi, una volta operativo, viene assegnata una rotta e potrà soddisfare le richieste provenienti da stazioni presenti all’interno della rotta di interesse e può essere eventualmente supportato da ulteriori veicoli, se necessari. Il percorso assegnato al veicolo per ogni spostamento tra due stazioni è calcolato in maniera dinamica, considerando le condizioni del traffico, che permettono al sistema di evitare zone congestionate, sia per soddisfare le esigenze dei viaggiatori sia per ridurre l’inquinamento urbano. La soluzione prevede anche l’ottimizzazione del dislocamento dei veicoli nei diversi percorsi serviti attraverso un algoritmo che impiega lo storico delle richieste di spostamento associate alle ultime 24 ore.
“Come avete vissuto l’esperienza della Smart City University Challenge?”
È stata un'esperienza davvero entusiasmante che, nonostante sia stata svolta da remoto, ci ha coinvolto fin dal primo istante. La fase d'integrazione poi, svolta nel mese di settembre, ci ha permesso di collaborare insieme a ragazzi provenienti da altre Università italiane ed è stata un’occasione di accrescimento sia personale che dal punto di vista professionale. Siamo molto grati al professore Zimeo per la disponibilità mostrata, in quanto ci ha guidato fin dall’inizio ed in ogni momento nella realizzazione del progetto.
“Avevate il timore di interrompere il record di podi consecutivi ottenuto da team dell’Università del Sannio fino a questo momento?”
Sì, in realtà avevamo visto durante la presentazione della prima fase dei gruppi molto preparati, con sistemi molto elaborati, ma non ci siamo fatti scoraggiare e durante la fase di integrazione, tenutasi ad agosto e settembre, abbiamo dato il massimo.
Abbiamo lavorato cercando di non pensare ai risultati ottenuti nelle edizioni precedenti, ma comunque con forti motivazioni. In realtà, sebbene non abbiamo avuto modo di lavorare in presenza, noi del nostro team abbiamo passato intere giornate in call, nei mesi di giugno e luglio, per realizzare GreenBus e raggiungere questo splendido traguardo.