Unisannio e la città di Benevento
Unisannio è fortemente integrata con la città, con sedi distribuite in diverse aree urbane
L'Università degli Studi del Sannio è una università cittadina, immersa nella bellissima città di Benevento le cui sedi sono distribuite in diverse zone della città.
Benevento, capoluogo dell’omonima provincia, si trova nell'entroterra appenninico della Campania, nella parte meridionale del Sannio.
La città, posta in una valle, è attraversata dai fiumi Calore e Sabato; da essa si possono scorgere, ad ovest, le cime del massiccio del Taburno-Camposauro, la Dormiente del Sannio, ad est, le pendici dei monti Dauni, a nord-ovest, il Monte Mutria ed il Matese, e a sud il Partenio. La città fu chiamata prima Maleventum, poi Beneventum ed infine Benevento.
Benevento è stata prima una città sannitica, poi romana, successivamente longobarda ed infine pontificia e vanta, perciò, un significativo patrimonio storico-artistico ed un notevole patrimonio archeologico.
La città, secondo la legenda, sarebbe stata fondata dal greco Diomede, dopo la distruzione e l’incendio di Troia. La fondazione, in realtà, sembra sia avvenuta ad opera degli Osci e la città sarebbe passata poi ai Sanniti. Ceramiche e bronzi del secolo VIII e VII sono le testimonianze del periodo pre-romano della città. Dopo una lunga resistenza, i Sanniti si arresero definitivamente ai Romani nel 268 a.C. che la ribattezzarono Beneventum.
Alcuni importanti monumenti romani, come l'Arco di Traiano ed il Ponte Leproso, ancora oggi arricchiscono ed abbelliscono la città.
Durante il Medioevo, Benevento fu conquistata prima dai Goti, poi dai Bizantini e, nel 571, dai Longobardi, la cui dominazione durò fino al 1077, anno in cui la città passò sotto il dominio pontificio. Durante il '700 fu dapprima possedimento di Ferdinando IV di Borbone e, successivamente, fece parte della Repubblica Partenopea. Nel 1806 fu sotto il dominio di Napoleone e nel 1860 fu annessa al Regno d'Italia.
Arte e cultura
L’Arco di Traiano è uno dei monumenti più importanti della città; fu edificato nel 114 per volere del senato e del popolo romano per ricordare l’optimus princeps e fu terminato nel 117.
Altra testimonianza del periodo romano della città è il Ponte Leproso, posto sul fiume Sabato, collegava la via Appia alla città. Oggi ci sono pervenute solo quattro arcate.
Il Teatro romano, realizzato da Adriano nel 126, fu successivamente ampliato da Caracalla tra il 200 e il 210. Ha un diametro di 90 metri con una capacità di 10.000 spettatori. Oggi sono ancora conservate la scena, la cavea e una parte dei tre ordini di arcate.
La Chiesa di Santa Sofia, testimonianza dell’architettura longobarda e datata all’incirca al 760, è una delle chiese più importanti della Langobardia Minor; presenta una particolare pianta stellare e, insieme ad altre opere di origine longobarda, fa parte del sito seriale Italia Langobardorum, centro di potere e di culto, ed è iscritto alla Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO dal giugno 2011.
Il castello di Benevento, conosciuto con il nome di Rocca dei Rettori, sorge nel luogo più alto di tutta la città. L'altura su cui sorge la Rocca era già utilizzata dai Sanniti e dai Romani che vi edificarono un edificio termale, chiamato Castellum aquae; successivamente, i benedettini vi stabilirono un monastero. La struttura è composta da due corpi distinti il Torrione, costruito dai Longobardi intorno all’871, ed il Palazzo del Governatori costruito da papa Giovanni XII nel 1321 per dare una sede ai suoi governatori, i Rettori.
Il Duomo di Benevento fu il primo tempio cristiano eretto nella città, la fondazione più antica è fatta risalire agli inizi del VII secolo. Fu poi ingrandito nel XII secolo, quando fu costruita la facciata, di stampo romanico pisano, con la porta di bronzo, denominata la Janua Major; il campanile di stampo gotico fu edificato nel 1279. Il Duomo fu ulteriormente impreziosito nel XVIII secolo, ma durante i bombardamenti alleati del 1943 fu distrutto quasi completamente e fu ricostruito, nel dopoguerra, con cinque navate.
L’Hortus conclusus, nel periodo medievale, era l’orto all’interno del convento dei Padri Domenicani, oggi è sede, dal 1992, dell’istallazione dell’artista Mimmo Paladino, uno dei più importanti esponenti della Transavanguardia. L'Hortus si apre in fondo al Vico Noce, accessibile dal Corso Garibaldi. L'oggetto più significativo dell’istallazione è il Cavallo di bronzo: collocato su uno dei muri di cinta, porta una maschera d'oro simile a quella di Agamennone .
Il Museo del Sannio custodisce molti reperti del periodo sannitico, longobardo, romano e numerose opere appartenenti al periodo che va dal XVI al XX secolo. Presso il Museo del Sannio sono conservati anche numerosi reperti dell’Antico Egitto collegati al culto di Iside.
ARCOS, Museo d'Arte Contemporanea Sannio, inaugurato il 25 giugno 2005, è collocato nel piano seminterrato del Palazzo del Governo; oltre a custodire un'esposizione permanente, ospita spesso mostre tematiche.