Informazioni generali
Descrizione
Il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza dell’Università del Sannio, di durata quinquennale, offre una solida preparazione in tutte le materie e le aree fondamentali del sapere giuridico, fornisce conoscenze storico-filosofiche ed economiche, favorisce la conoscenza e l’uso delle tecniche di argomentazione e di decisione, nonché lo sviluppo di capacità critico-analitiche, comunicative, applicative e di problem solving, essenziali per il giurista moderno, chiamato a operare in ambienti sempre più improntati alla multidisciplinarietà, all’internazionalizzazione, al multiculturalismo e al pluralismo.
Al contempo, attraverso insegnamenti caratterizzanti, affini-integrativi e a scelta dello studente, il piano di studi è arricchito da diverse aree di specializzazione, al fine di corrispondere alle esigenze del mercato del lavoro contemporaneo e, in particolare, alle richieste provenienti da enti, amministrazioni pubbliche, imprese, istituzioni culturali, studi legali e organi dell’informazione, operanti in ambito nazionale e transnazionale.
In questa prospettiva, il Corso di Studio in Giurisprudenza si presenta articolato in tre diversi curricula altamente specializzanti e professionalizzanti, ciascuno dotato di caratteristiche e finalità proprie.
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Il percorso denominato DIRITTO ED ECONOMIA, attivato sfruttando l’interdisciplinarietà del Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università del Sannio (DEMM), è rivolto agli studenti interessati ad ampliare il ventaglio di opportunità lavorative del giurista, come esperto legale in enti, imprese e istituti di credito. Il percorso prevede la possibilità di maturare un elevato numero di crediti formativi universitari (CFU) in ambito disciplinare economico, aziendale e statistico-matematico, sì da consentire ai laureati in Giurisprudenza di iscriversi al secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management del Dipartimento DEMM e di conseguire, con un solo anno aggiuntivo, una seconda laurea magistrale. In definitiva, accedendo al percorso formativo DIRITTO ED ECONOMIA, con un impegno di studio complessivo di sei anni (5+1), si può conseguire due titoli di laurea magistrale: in Giurisprudenza e in Economia e Management.
CLICCA QUI per maggiori dettagli sul percorso formativo e sulle modalità di riconoscimento CFU per l'iscrizione al Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management dopo il conseguimento della laurea magistrale in Giurisprudenza.
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Il percorso denominato DIRITTO IN AZIONE, rivolto soprattutto agli studenti che intendono accedere alle classiche professioni legali e coniugare il “sapere” al “saper fare”, si caratterizza per l’estrema attenzione prestata alla dimensione applicativa del diritto, offrendo una solida preparazione giuridica e culturale di base, potenziata da attività formative di taglio pratico-esperienziale.
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Infine, il percorso denominato STUDI EUROPEI E INTERNAZIONALI valorizza ulteriormente l’insegnamento delle materie comparatistiche e internazionalistiche, nonché delle lingue e dei lessici giuridici stranieri.
Profilo e sbocchi professionali
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI
Il Corso di Studio in Giurisprudenza garantisce il raggiungimento degli obiettivi formativi qualificanti della classe di laurea magistrale LMG/01, fornendo le conoscenze e le competenze necessarie per l'accesso alle professioni legali e/o a funzioni di dirigenza in pubbliche amministrazioni e imprese (pubbliche e private) e spendibili anche nel contesto transnazionale.
Oltre a un'indispensabile e solida formazione di base, il Corso di Studio intende offrire un progetto formativo innovativo, che consenta di acquisire un profilo culturale e professionale caratterizzato da:
- una notevole specializzazione;
- una visione internazionale e comparata del diritto anche connessa alla conoscenza del linguaggio giuridico in una lingua dell'Unione europea diversa dall'italiano;
- una dimensione socio-economica delle questioni giuridiche;
- capacità di saper governare una pluralità di fonti normative rispetto alla medesima problematica.
Per realizzare gli obiettivi su indicati, il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza predispone una programmazione didattica che prevede tre percorsi formativi (tutti comunque volti a fornire le basi per affrontare l'esame di abilitazione alla professione forense, il concorso in magistratura e notarile), che consentono approfondimenti specifici ognuno in un ambito diverso:
- un percorso forense, denominato Diritto in azione, volto ad approfondire le specifiche conoscenze che appaiono utili ad accedere alle professioni classiche, come quella di magistrato, notaio e avvocato;
- un percorso economico, denominato Diritto ed economia, volto a offrire specifiche competenze allo studente che si prefigga di diventare giurista nelle imprese, negli istituti di credito e nelle assicurazioni;
- un percorso internazionale, denominato Studi europei e internazionali, volto ad offrire specifiche competenze per il giurista che intenda affrontare la sua professione nello scenario internazionale, vale a dire nell'ambito di organizzazioni internazionali o in contesti in cui la conoscenza delle lingue applicata al diritto, l'internazionalizzazione e gli studi comparatistici appaiono di fondamentale importanza.
Tutti gli studenti sono tenuti a sostenere gli esami previsti nei primi sei semestri (triennio) durante i quali la didattica è di tipo tradizionale e gli studenti apprendono le conoscenze e le competenze giuridiche fondamentali, conseguendo la quasi totalità dei crediti previsti (e vincolati) dalla tabella ministeriale. Durante gli ultimi 4 semestri (biennio), invece, la didattica è orientata maggiormente a fornire agli studenti, anche attraverso i c.d. laboratori del diritto, la metodologia del case method, le tecniche di analisi, di interpretazione e di problem solving, che potranno essere utilizzate già nella redazione dell'elaborato finale. A partire dal quarto anno i corsi acquisiscono un taglio sempre più orientato al case study attraverso i quali gli studenti uniscono le conoscenze teoriche acquisite nei primi anni, con lo studio di casi pratici.
In sintesi, dopo un triennio comune finalizzato al conseguimento di una solida preparazione giuridica di base, gli studenti, in base alle loro aspirazioni professionali, si orientano, nell'ultimo biennio (benché l'opzione vada esercitata al termine del 2° anno di corso), verso uno dei percorsi formativi proposti dal Corso di Studio. In questo modo, lo studente raggiunge l'obiettivo formativo generale, che consiste nella conoscenza sicura e ampia dei fenomeni normativi, e gli obiettivi formativi specifici del percorso prescelto, unitamente a ulteriori importanti conoscenze in singoli settori del diritto, competenze informatiche per il monitoraggio delle fonti giuridiche e giurisprudenziali e per la redazione di testi giuridici, tecniche di mediazione e di gestione extragiudiziale dei conflitti, lessico giuridico anche in altre lingue dell'UE.
Entrando più nel dettaglio, i tre percorsi formativi appaiono quasi del tutto analoghi per quanto concerne le attività di base e caratterizzanti (216 cfu in totale), differenziandosi nell'ambito delle attività affini o integrative (39 cfu in totale) e degli insegnamenti a scelta (18 cfu in totale).
Lo studente che scelga il percorso DIRITTO IN AZIONE sostiene, nel biennio finale, tre esami rientranti nelle attività formative affini o integrative e due esami a scelta (da 9 cfu), in specifiche aree, tra le quali, quella civilistico-commerciale, lavoristica e processuale. Una speciale attenzione è rivolta alla dimensione applicativa del diritto ed esperienziale (learn by doing), con insegnamenti dall'accentuato taglio pratico, nel corso dei quali lo studente è formato, tra l'altro, sulle tecniche di argomentazione ed esposizione di casi pratici e sulle tecniche di redazione di atti e pareri. ll percorso è rivolto soprattutto agli studenti che intendono accedere alle classiche professioni legali e coniugare il “sapere” al “saper fare”.
Lo studente che opti per il percorso DIRITTO ED ECONOMIA sostiene, nel biennio finale, tre esami rientranti nelle attività formative affini o integrative e due esami a scelta (da 9 cfu), negli ambiti disciplinari economico, aziendale e statistico-matematico, sì da acquisire una solida preparazione in materie strettamente attinenti alla vita delle imprese (giurista d'impresa). ll percorso è rivolto agli studenti interessati ad ampliare il ventaglio di opportunità lavorative del giurista, come esperto legale in enti, imprese e istituti di credito. Consentendo l'acquisizione di un elevato numero di crediti formativi universitari in ambito disciplinare economico, aziendale e statistico-matematico, il percorso permette, altresì, ai laureati in Giurisprudenza di iscriversi al secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management del Dipartimento DEMM e di conseguire, con un solo anno aggiuntivo, una seconda laurea magistrale. In definitiva, accedendo al percorso formativo DIRITTO ED ECONOMIA, con un impegno di studio complessivo di sei anni, si può conseguire un doppio titolo di laurea magistrale: in Giurisprudenza e in Economia e Management.
Lo studente che scelga il percorso STUDI EUROPEI E INTERNAZIONALI sostiene, nel biennio finale, tre esami rientranti nelle attività formative affini o integrative e due esami a scelta (tutti da 9 cfu), nelle aree internazionalistiche, linguistiche e comparatistiche.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Il laureato magistrale ha conoscenze idonee a comprendere tutti i settori del diritto positivo in una prospettiva non meramente normativa, ma anche culturale e sociale. Partendo dall'evoluzione storica del diritto, s'intende fornire allo studente un apparato sistematico e critico di conoscenze legate alla struttura dell'esperienza giuridica, sia nazionale che sovranazionale e comparata, arrivando ad avere una comprensione profonda dell'impatto della tecnologia sui processi relativi, del lessico giuridico anche in una lingua dell'UE diversa dall'italiano, sviluppando, altresì, capacità di cogliere le crescenti connessioni, da un lato, tra la dimensione nazionale e sovranazionale del diritto, dall'altro lato, tra il mondo economico-finanziario e quello giuridico. Dunque, il laureato in Giurisprudenza conosce e comprende, nelle sue linee fondamentali, il sistema delle relazioni internazionali e il diritto europeo. Ha conseguito le conoscenze storiche e di teoria generale, che risultano necessarie per valutare principi e istituti del diritto attuale anche alla luce della loro evoluzione nel tempo. È in grado di comprendere singole norme, inquadrandole nel sistema normativo al quale appartengono, di individuarne radici e modelli in un'ottica di comparazione, che tenga conto degli intrecci tra le grandi famiglie degli ordinamenti giuridici (Civil Law, Common Law). Nel corso dei primi tre anni vengono gettate le fondamenta di una solida conoscenza della cultura giuridica di base nazionale ed europea, mentre la capacità di affrontare tematiche più complesse è affinata, in particolare, tramite gli insegnamenti degli ultimi due anni, destinati a fornire competenze specialistiche nei diversi ambiti del sapere giuridico e a consentire allo studente di approfondire, seguendo le proprie aspirazioni e i propridesiderata, le materie più confacenti ai propri interessi, nell'ambito del percorso prescelto, e di acquisire così ulteriori specifiche conoscenze e competenze.
Le conoscenze sono acquisite mediante diversi strumenti didattici:
- lezioni frontali
- attività di tutorship
- laboratori
- seminari
- esercitazioni
- stage e tirocinio
È parte integrante della formazione lo studio individuale. La preparazione della prova finale costituisce un'ulteriore rilevante occasione di approfondimento di argomenti specifici. L'accertamento dell'effettivo apprendimento è effettuato tramite esercitazioni e prove in itinere e finali.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Il laureato magistrale ha gli strumenti per interpretare il diritto positivo come prodotto sociale complesso. Ha acquisito la capacità di applicare le proprie conoscenze alla soluzione di specifici problemi giuridici in contesti professionali diversi: da quelli propri delle professioni legali tradizionali a quelli specifici dei giuristi inseriti in imprese pubbliche e private, nei vari settori della pubblica amministrazione, in istituzioni comunitarie e in organizzazioni internazionali. Tali capacità di applicazione sono conseguite tramite:
- laboratori del diritto e attività che comportino la stesura concreta di documenti, contratti, atti processuali, svolti anche mediante lavori di gruppo;
- attività esterne quali stage e tirocini presso aziende pubbliche e private, enti e istituzioni, studi professionali.
Anche la preparazione della tesi rappresenta un momento per l'applicazione delle competenze acquisite.
La verifica dell'acquisizione di tali capacità è effettuata attraverso prove scritte e/o orali e attraverso laboratori ed esercitazioni, la frequenza di seminari, le esperienze di tirocinio.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Il laureato in Giurisprudenza acquisisce un pensiero critico che lo pone in grado di approccarsi alla complessità dell'ordinamento nazionale e internazionale, nonché alle dinamiche giuridiche innescate da una visione sempre più globale dei problemi. L'acquisizione, durante l'intero percorso formativo, degli strumenti metodologici utili per la raccolta, l'interpretazione e l'applicazione delle fonti normative, è determinante per aiutare il giurista a guardare, in una prospettiva comparatistica e internazionalistica, ai problemi giuridici e alle loro soluzioni da differenti prospettive, nonché per lo sviluppo di un'attitudine all'individuazione delle soluzioni dei casi pratici, per la giustificazione del procedimento attraverso il quale si consegue il risultato, per la disamina critica di soluzioni alternative.
Le capacità di giudizio evidenziate sono acquisite tramite il combinarsi di:
- forme di apprendimento più tradizionale (lezioni frontali di carattere istituzionale, e studio sui manuali e sulle fonti indicate nel corso);
- ricerche specifiche organizzate su temi approfonditi, eventualmente anche informa di gruppo o collettiva;
- simulazioni di processi in ogni ambito formativo;
- lezioni impartite con metodo problem based;
- elaborazione e discussione della tesi di laurea;
- tirocini formativi;
- periodi di studio all'estero, sia per sostenere e superare singoli esami sia per preparare o approfondire la tesi di laurea.
Queste capacità sono verificate tramite:
- sostenimento e superamento dei singoli esami;
- redazione ed esposizione di tesine nell'ambito dei singoli corsi;
- elaborazione e discussione della tesi di laurea.
ABILITÀ COMUNICATIVE
I laureati magistrali in Giurisprudenza sono in grado di comunicare in forma scritta e orale informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti in ambito giuridico. Acquisiscono abilità oratorie e di argomentazione, con attenzione anche agli aspetti della dialettica e della retorica; sono in grado di negoziare, stabilire relazioni fiduciarie, comunicare, lavorare in team.
Il Corso di Studio è orientato a sviluppare la capacità di comunicare il sapere giuridico mediante:
- prove d'esame orali basate sulla valutazione oltre che delle nozioni anche delle capacità espositive e argomentative;
- elaborazione e discussione di prove scritte intermedie;
- elaborazione, stesura e discussione della tesi di laurea;
- partecipazione ad esercitazioni su casi pratici e a simulazioni processuali o di mediazione dei conflitti;
- partecipazione a seminari e momenti di interazione con visiting professors stranieri per acquisire dimestichezza con il linguaggio giuridico anche nelle lingue diverse dall'italiano;
- tirocini formativi.
Queste capacità sono verificate tramite:
- sostenimento e superamento dei singoli esami;
- redazione ed esposizione di tesine nell'ambito dei singoli corsi;
- elaborazione e discussione della tesi di laurea.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO
Nella piena consapevolezza dell'intrinseca obsolescenza e mutevolezza del dato normativo, i laureati magistrali in Giurisprudenza acquisiscono le capacità di approfondimento e di autonomo aggiornamento che consentono al professionista di integrare le conoscenze acquisite durante gli studi con quelle dovute alle evoluzioni del sistema giuridico.
Queste capacità sono acquisite tramite:
- preparazione degli esami lungo il corso di studi;
- redazione di tesine nell'ambito dei singoli esami;
- elaborazione della tesi di laurea.
Queste capacità sono verificate tramite:
- sostenimento e superamento dei singoli esami;
- esposizione di tesine nell'ambito dei singoli corsi;
- discussione della tesi di laurea.
Requisiti di ammissione
Il CdS è ad accesso non programmato. Per essere ammessi occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore di durata quinquennale o di altro titolo di studio riconosciuto idoneo ai sensi delle leggi vigenti.
Al fine di assicurare una proficua frequenza delle attività formative, lo studente deve essere in possesso di un'adeguata preparazione iniziale.
La verifica della preparazione iniziale è attuata mediante un test di autovalutazione obbligatorio, non selettivo, elaborato dal Consorzio CISIA e denominato TOLC-SU (Test OnLine CISIA – Studi Umanistici).
Il test è composto da 80 quesiti suddivisi nelle seguenti sezioni:
• comprensione del testo e conoscenza della lingua italiana (30 domande);
• conoscenze e competenze acquisite negli studi (10 domande);
• ragionamento logico (10 domande).
• inglese (30 domande).
Il risultato di ogni TOLC-SU è determinato dal numero di risposte esatte, errate e non date che determinano un punteggio assoluto. Le prove delle prime tre sezioni sono valutate in base ai seguenti conteggi:
• + 1 punto per ogni risposta corretta;
• 0 punti per ogni risposta non data;
• – 0,25 punti per ogni risposta errata.
Per la prova della conoscenza della lingua inglese non è prevista alcuna penalizzazione per le risposte errate e il punteggio è determinato dall’assegnazione di 1 punto per le risposte esatte e 0 punti per le
risposte errate o non date. L’esito della prova di lingua inglese non incide sulla valutazione finale.
Le date dei test di ingresso sono pubblicate online sul sito di Ateneo.
Si considera superato il test di ingresso se si consegue un punteggio assoluto pari o superiore a 20 punti nelle prime tre sezioni (comprensione del testo e conoscenza della lingua italiana; conoscenze e competenze acquisite negli studi; ragionamento logico). Nel caso in cui non si raggiunga tale punteggio, è prevista l’attribuzione di specifici obblighi formativi aggiuntivi (OFA). L’attribuzione di obblighi formativi aggiuntivi non preclude la possibilità di immatricolarsi e di frequentare le lezioni. A beneficio degli studenti con OFA, il CLM eroga un apposito precorso, che prevede attività formative finalizzate allo sviluppo di competenze logico-argomentative e di analisi e comprensione di testi, all’esito del quale sono somministrate prove di verifica dell’apprendimento articolate in quesiti a risposta multipla. Lo studente assolve l’OFA mediante il superamento della predetta prova. Le prove di verifica finalizzate all’assolvimento degli OFA possono essere sostenute solo da studenti regolarmente immatricolati al CLM.
L’assolvimento degli OFA è condizione necessaria per il sostenimento degli esami di profitto e per l’iscrizione al secondo anno di corso. In fase di rinnovo dell’iscrizione per l’anno successivo a quello di immatricolazione, lo studente, che non abbia assolto gli OFA, può iscriversi nuovamente al primo anno di corso come studente “ripetente”.
Modalità prova finale
Vedi il Regolamento didattico del Corso di Studio in Giurisprudenza dell'anno accademico in corso.