La tutela della diversità di opinioni nelle organizzazioni di tendenza in Italia e Spagna
La tutela della diversità di opinioni nelle organizzazioni di tendenza in Italia e Spagna
La tutela della libertà di pensiero può essere vista sia dal lato del lavoratore, la cui ideologia politica, religiosa e in generale culturale devono essere garantiti, sia da quello dell’impresa che si ponga, legittimamente, il compito di tutelare e diffondere le convinzioni di gruppi organizzati (partiti politici, giornali, confessioni religiose soprattutto).
Fino a che punto può spingersi la tutela dell’ideologia del datore di lavoro, pure garantita dalla nostra Costituzione, rispetto alla libertà di pensiero del cittadino lavoratore? Può l’elemento ideologico portare ad un licenziamento, ad una mancata assunzione o promozione per un contrasto tra il comportamento del prestatore di lavoro e l’ideologia imprenditoriale?
Questi interrogativi sono alla base del seminario che si terrà il 20 maggio 2019 alle ore 15 presso la sala convegni del Dipartimento DEMM in piazza Arechi, nell’ambito del ciclo di seminari del dottorato in Persona mercato istituzioni.
Dopo i saluti del direttore del Dipartimento DEMM Giuseppe Marotta, l’introduzione della professoressa Antonella Tartaglia Polcini consentirà di inquadrare una tematica complessa che, nella cornice europea della direttiva sulle discriminazioni ideologiche, viene risolta in maniera non omogenea nei diversi paesi.
In quest’ottica il professore Francisco Javier Matia Portilla, catedrático de Derecho constitucional nell’Universidad de Valladolid, illustrerà la situazione in Spagna, soffermandosi sulle tematiche di particolare attualità nel suo paese.
Il professore Marco Mocella dell’Universita del Sannio evidenzierà invece la disciplina italiana a seguito delle recenti modifiche legislative del Jobs Act mentre la professoressa Veronica Caporrino dell'ateneo sannita comparerà le due normative evidenziandone pregi e difetti.
Quali limiti incontra il diritto di critica in generale e del lavoratore con particolare riferimento al diritto di libertà di pensiero nelle organizzazioni di tendenza? Possono essere indossati simboli religiosi (si pensi alla problematica del velo islamico)?
Dopo il JOBS Act , sembrerebbe che, in caso di licenziamento illegittimo nell’impresa di tendenza il lavoratore potrà essere reintegrato senza differenza con il datore privato: ma è effettivamente così o l’aspetto religioso deve comunque essere tutelato?

